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Misurare l’impatto CO₂ dei prodotti: verso una filiera elettrica più sostenibile

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  • 04/09/2025

Come calcolare in modo affidabile e tracciabile l’impatto ambientale dei prodotti di materiale elettrico e illuminazione? 

Sarà questo uno dei temi del prossimo Comitato Tecnico Metel, previsto per il 23 settembre, con un focus particolare sull’applicazione del GHG Protocol nella supply chain.

Qual è l'obiettivo?

Sempre più distributori vogliono misurare e comunicare le emissioni di CO₂ associate ai prodotti movimentati, sia per esigenze interne (redazione del bilancio di sostenibilità, analisi Scope 3), sia per rispondere alle richieste dei clienti, soprattutto nel caso di appalti pubblici o certificazioni ambientali.

Quali dati servono per questa misurazione?

Per un calcolo conforme agli standard GHG / LCA, ogni prodotto dovrebbe essere arricchito da un set minimo di parametri ambientali:

  • Emissioni di CO₂eq per unità (es. 8,5 kg CO₂eq per una plafoniera LED)
  • Composizione dei materiali e peso totale
  • Paese di produzione (influenza del mix energetico nazionale)
  • Tipo e peso del packaging
  • Durata utile prevista e consumo energetico in uso
  • Percentuale di riciclabilità e modalità di smaltimento
  • Distanza e modalità di trasporto fino al grossista

Come collegare questi dati ai prodotti?

L’integrazione di questi attributi nei sistemi informativi della distribuzione (es. PIM o MDP) permette:

  • Calcolo automatico delle emissioni Scope 3
  • Categorizzazione ambientale dei prodotti (es. “bassa emissione”)
  • Fornitura di dati ESG ai clienti finali
  • Redazione di reportistica sostenibile più completa e certificabile

E per la filiera elettrica?

Un possibile sviluppo potrebbe essere l’introduzione, da parte di Metel, di un modulo standardizzato per la gestione dell’impatto CO₂ nel Metel Data Pool (MDP), con attributi chiave come:

  • co2eq_per_unit
  • production_country
  • material_content_xml
  • end_of_life_class

Questo favorirebbe l’automazione nei calcoli Scope 3 lungo tutta la catena, senza dover richiedere ogni volta informazioni manuali ai fornitori.

Durante il Comitato Tecnico Metel analizzeremo questi aspetti nel dettaglio, con esempi concreti e possibili scenari di implementazione. L’obiettivo comune: rendere la nostra filiera più trasparente, responsabile e competitiva anche sul fronte ambientale.