Come calcolare in modo affidabile e tracciabile l’impatto ambientale dei prodotti di materiale elettrico e illuminazione?
Sarà questo uno dei temi del prossimo Comitato Tecnico Metel, previsto per il 23 settembre, con un focus particolare sull’applicazione del GHG Protocol nella supply chain.
Qual è l'obiettivo?
Sempre più distributori vogliono misurare e comunicare le emissioni di CO₂ associate ai prodotti movimentati, sia per esigenze interne (redazione del bilancio di sostenibilità, analisi Scope 3), sia per rispondere alle richieste dei clienti, soprattutto nel caso di appalti pubblici o certificazioni ambientali.
Quali dati servono per questa misurazione?
Per un calcolo conforme agli standard GHG / LCA, ogni prodotto dovrebbe essere arricchito da un set minimo di parametri ambientali:
- Emissioni di CO₂eq per unità (es. 8,5 kg CO₂eq per una plafoniera LED)
- Composizione dei materiali e peso totale
- Paese di produzione (influenza del mix energetico nazionale)
- Tipo e peso del packaging
- Durata utile prevista e consumo energetico in uso
- Percentuale di riciclabilità e modalità di smaltimento
- Distanza e modalità di trasporto fino al grossista
Come collegare questi dati ai prodotti?
L’integrazione di questi attributi nei sistemi informativi della distribuzione (es. PIM o MDP) permette:
- Calcolo automatico delle emissioni Scope 3
- Categorizzazione ambientale dei prodotti (es. “bassa emissione”)
- Fornitura di dati ESG ai clienti finali
- Redazione di reportistica sostenibile più completa e certificabile
E per la filiera elettrica?
Un possibile sviluppo potrebbe essere l’introduzione, da parte di Metel, di un modulo standardizzato per la gestione dell’impatto CO₂ nel Metel Data Pool (MDP), con attributi chiave come:
- co2eq_per_unit
- production_country
- material_content_xml
- end_of_life_class
Questo favorirebbe l’automazione nei calcoli Scope 3 lungo tutta la catena, senza dover richiedere ogni volta informazioni manuali ai fornitori.
Durante il Comitato Tecnico Metel analizzeremo questi aspetti nel dettaglio, con esempi concreti e possibili scenari di implementazione. L’obiettivo comune: rendere la nostra filiera più trasparente, responsabile e competitiva anche sul fronte ambientale.