Nel recente forum organizzato da Mercato Totale, quattro protagonisti del settore – Giorgio Casanova (Metel), Angela Bariani (SMEUP), Claudio Cerutti e Valentina Russo (Soluzioni Informatiche e Logramma) – si sono confrontati sul ruolo dell’intelligenza artificiale nell’evoluzione dei processi aziendali e nella gestione della filiera del materiale elettrico.
IA: necessaria o evitabile?
Tutti i partecipanti concordano su un punto: ignorare l’IA oggi è un errore strategico. Non si tratta più di una tecnologia opzionale, ma di un elemento strutturale per rimanere competitivi. Tuttavia, è fondamentale governarla con attenzione, ponendo al centro sicurezza, riservatezza e controllo umano.
Dalla teoria alla pratica: IA generativa vs IA di processo
Il forum ha evidenziato due approcci distinti ma complementari:
- IA generativa: utile per attività di ricerca, content creation o customer service, ma da gestire con cautela per evitare errori incontrollati.
- IA di processo (agent-based): integrata nei sistemi ERP, consente di automatizzare operazioni ripetitive, migliorare l’efficienza e liberare risorse umane per attività a maggior valore aggiunto.
Casi concreti: tra chatbot, agenti intelligenti e WhatsApp.
Le tre aziende hanno mostrato progetti concreti già attivi:
- SMEUP ha realizzato un assistente virtuale via WhatsApp integrato agli ERP, in grado di fornire risposte operative 24/7 su disponibilità prodotti, ordini e consegne.
- Soluzioni Informatiche, in collaborazione con Logramma, ha sviluppato un sistema capace di interpretare automaticamente email commerciali e avviare flussi interni, ottimizzando fino all’85% delle attività ripetitive.
- Metel propone un modello “filiera-centrico”, con strumenti intelligenti per confrontare listini, gestire magazzini e analizzare dati in forma aggregata, privilegiando trasparenza e governance dei costi IA.
Sfide, opportunità e criteri di adozione.
Le aziende si sono confrontate anche sulle principali preoccupazioni dei clienti, tra cui:
- Sicurezza dei dati e compliance normativa (ISO 27001, GDPR, NIS2);
- Misurabilità dei benefici;
- Trasparenza dei modelli linguistici utilizzati (LLM vs SLM);
- Importanza della formazione culturale e tecnica per favorire l’integrazione con i processi esistenti.
IA con il guinzaglio corto
È emerso con chiarezza che l’IA deve essere “al guinzaglio”: serve controllo umano costante, validazioni trasparenti e dashboard di monitoraggio. Nessuna delega cieca alle macchine, ma un’integrazione sinergica tra intelligenza umana e artificiale.
Conclusioni
Visioni convergenti, obiettivi condivisi Il forum si è concluso con un clima di forte convergenza: il futuro della filiera passa dall’automazione intelligente dei processi, dalla centralità dell’essere umano e da una collaborazione aperta tra attori del settore. Un’occasione per riflettere, condividere esperienze e tracciare insieme la strada dell’innovazione.